E' la Responsabile del nostro Settore Femminile ed è insieme a lei che l'Accademia sta costruendo il progetto femminile. Questa settimana abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con lei.
Buongiorno Muriel tu sei sia la nostra Direttrice dell'Area Femminile e anche allenatrice della U19.
Qual è il ruolo che preferisci tra i due.
Ciao a tutti e grazie per questa intervista al nostro AccaBlog.
E' una bella domanda, sono due ruoli diversi, sicuramente allenare mi emoziona ma dirigere l’Area femminile come un orchestra, direi che mi si addice di più in questo momento della mia vita.
Parlaci del tuo trascorso calcistico, hai giocato in serie A.
Ho iniziato a 13 anni, partendo dalla primavera del Caprie Villar Almese per poi giocare alla Juventus Femminile Torino in Serie C, per poi approdare al Torino Calcio che in quel momento era in Serie A. La mia carriera finisce al Real Canavese. Oggi ho 35 anni ed ho smesso a 23, sono più gli anni di formazione come tecnico sul campo e da Responsabile che da giocatrice.
Quali sono i tuoi obbiettivi e quali quelli del nostro settore femminile.
Il mio obbiettivo personale è quello di poter crescere ulteriormente per poi magari un giorno, specializzarmi nella gestione e management da Direttore Sportivo professionista o da osservatore. Mentre gli obbiettivi della società sono quelli per la prossima stagione, di formare tutte le categorie, ad oggi manca solo la U10.
Per le squadre in essere in questa stagione invece l'obbiettivo è quello di confermarsi e migliorarsi a livello personale e come calciatrici, ma formandosi come individui prima di tutto. I valori umani sono un pilastro per essere forti mentalmente in campo, ciò lo trasmetto a tutte le atlete e allo staff che collabora con me.
Per quanto riguarda i risultati invece puntiamo sulla U17, l'obbiettivo è di arrivare nei primi 4 posti della classifica per andare ai nazionali.
Il calcio femminile è migliorato molto in questi anni ma cosa serve per un ulteriore salto di qualità?
Per migliorare il calcio femminile ha bisogno di competenza e di persone competenti nei ruoli giusti; nn ci si può inventare dirigente se non sai e non comprendi le dinamiche di uno spogliatoio femminile. Ogni persona predisposta a svolgere un ruolo deve sapere cosa gli compete. Solo cosi il movimento potrà crescere.
Quando alleni che metodo usi e cosa cerchi in una calciatrice?
Ogni giocatrice ha il suo modo di giocare e di esprimersi, io cerco solo di motivarle affinché loro possano dimostrare le qualità in campo. Il tutto avviene con disciplina, ordine, ed il concetto corretto di stare insieme per raggiungere un obbiettivo di squadra. Questo per me deve avvenire con naturalezza con leggerezza, portando le ragazze ad imparare divertendosi tutte insieme.
Io credo nelle ragazze e questo loro lo recepiscono.
Cosa deve fare ed avere una calciatrice per arrivare in alto secondo te.
La ricetta giusta non c'è ovviamente, però una giocatrice che ha testa, cuore, coraggio, determinazione e spirito di sacrificio, ha sicuramente delle possibilità, oltre ovviamente ad essere portata ed avere talento. Questo però non basta perché da soli si fa poco, soprattutto quanto si è giovani ed è per questo che in primis si deve avere la fortuna di avere persone accanto che credano in lei, nelle sue capacità e potenzialità’ ma allo stesso tempo anche che le tenga con i piedi per terra per raggiungere quello che adesso è il sogno di molte giovani calciatrici. Giocare un giorno in Serie A.
Siamo arrivati alla fine di questa bella chiacchierata, dove ti vedi tra 10 anni?
Mi piacerebbe essere negli USA a girare per le scuole, scoprendo nuovi talenti.
Grazie Muriel.
STAFF COMUNICAZIONE